Una delle principali caratteristiche della stagione 2024 di Formula 1 sono stati i numerosi stravolgimenti delle forze in campo: ho provato ad analizzarli, considerando delle classifiche alternative che si sarebbero ottenute eliminando le prime x gare.

In primo luogo analizzerò la prima fase di campionato che ho individuato, costituita dai primi 5 gran premi; in questi abbiamo:
una Red Bull dominante;
Ferrari seconda forza, McLaren terza forza;
la miglior Aston Martin della stagione;
RB sesta forza, Haas settima forza;
Williams, Sauber e soprattutto Alpine disastrose.
Andiamo a confrontare tra loro le classifiche:
- | Posizione in classifica dopo 5 gare: | Posizione in classifica a fine campionato: |
McLaren | P3 | P1 |
Ferrari | P2 | P2 |
Red Bull | P1 | P3 |
Mercedes | P4 | P4 |
Aston Martin | P5 | P5 |
Alpine | P9 | P6 |
Haas | P7 | P7 |
RB | P6 | P8 |
Williams | P8 | P9 |
Sauber | P10 | P10 |
Ora andiamo ad analizzare la stagione di ogni singolo team.
La McLaren, vincitrice del costruttori, è partita come terza forza nelle prime 4/5 gare.
Il punto di svolta è arrivato prima al gran premio di Cina, con la seconda posizione di Lando Norris, poi nella successiva tappa di Miami, in cui con la monoposto aggiornata il britannico ha ottenuto la sua prima vittoria.
Da lì in poi la scuderia di Woking è cresciuta sempre più, ma sono mancati i risultati; il momento migliore per le prestazioni è stato raggiunto tra i GP di Ungheria (gara 13) e di Monza (gara 16), quando le McLaren erano nettamente più veloci delle avversarie.
Negli appuntamenti finali le "papaya" si sono riallineate con le concorrenti, trovando la vittoria solamente nell'appuntamento decisivo.
Nonostante i numerosi pasticci tra strategie e gestione dei piloti, la scuderia di Woking è riuscita a portarsi a casa il campionato costruttori.
Meritato? Si, ma solo dagli ingegneri in fabbrica.
La Ferrari è partita come seconda forza, ma nel momento del calo della Red Bull è stata scavalcata dalla McLaren.
Per la Rossa sono state micidiali le tappe centrali del campionato: Canada, Spagna, Austria, Gran Bretagna, Ungheria. Senza queste gare, in cui la monoposto era addirittura quarta forza, la scuderia di Maranello avrebbe vinto il costruttori con 43 punti di vantaggio.
Ma se proprio volessimo indicare dove è stato perso il costruttori, io non sceglierei queste. Baku, Singapore: macchina in linea per vincerle entrambe, nessuna vittoria ed una marea di punti persi tra incidenti e qualifiche sbagliate.
Nell'ultima parte di stagione la Ferrari è stata mediamente la più veloce, ma non è bastato per riportare un titolo a Maranello.
La Red Bull è partita come prima forza, ma ha chiuso la stagione da quarta forza.
Nel caso della scuderia austriaca bisogna fare una media tra i risultati di Verstappen e Perez: nelle prime gare sono stati nettamente più veloci degli avversari, ma da un certo punto mentre Max si trovava ancora in lotta nel gruppo di testa, Checo era disperso nelle retrovie.
Il punto di svolta è stato Miami; nelle gare appena successive l'olandese è riuscito comunque a vincere, ma la monoposto era visibilmente non più la migliore.
Da Austria in poi 10 gare senza vittorie, poi un leggero miglioramento nelle ultime.
Brasile è una magia di Verstappen, Qatar forse è l'unica in cui la monoposto è tornata su livelli buoni (quelli di Canada, Spagna ed Austria, non quelli di inizio stagione).
Tutto sommato una terza posizione che rispecchia le prestazioni in pista.
La Mercedes è partita come quarta/quinta forza ed ha concluso come terza forza.
L'inizio per la scuderia di Stoccarda è stato disastroso: in alcune gare addirittura alle spalle dell'Aston Martin. La svolta è arrivata al gran premio del Canada; da quel momento ci sono stati alti e bassi: fino al GP del Belgio le frecce d'argento sono rimaste nel gruppo di testa, ma da Zandvoort in poi di nuovo terza/quarta forza. Dopo Las Vegas si è vista di nuovo una Mercedes migliore, in grado di vincere una gara e di lottare per il podio.
Per quanto dimostrato durante la stagione, è corretta la quarta posizione.
L'Aston Martin è partita ad un livello simile, se non leggermente superiore rispetto a quello della Mercedes, ma dopo il gran premio di Cina si è dispersa: da quarta/quinta forza ad ottava/nona forza in alcune gare. Particolarmente simbolico il fatto che Stroll non abbia più ottenuto punti dopo il gran premio di Ungheria (disputato a luglio, prima della pausa estiva!).
Altro dato: nelle prime 12 gare l'AM ha ottenuto 68 punti, nelle ultime 12 solamente 26.
Una quinta posizione agguantata solo grazie alle prime 5 gare.
L'Alpine è partita come fanalino di coda ed ha chiuso come quinta forza.
La scuderia ha disputato una prima parte di stagione terribile: le prime prestazioni degne di nota sono arrivate alla gara 19, ad Austin. Il GP del Brasile ha stravolto la stagione dei francesi, che grazie ad Interlagos sono passati dal nono al sesto posto nel costruttori.
La P6 in campionato non rispecchia la loro stagione: penso che sarebbe stata più corretta una settima o ottava posizione.
La Haas è partita come settima forza ed ha concluso la stagione come sesta forza.
La scuderia americana è stata abile a racimolare qualche punto nelle prime gare, grazie alle buone prestazioni di Hulkenberg ed all'ottimo lavoro di squadra di Magnussen.
Nella parte centrale di stagione solo due lampi, a Spielberg e Silverstone, con 20 punti conquistati nelle due tappe. Vi è stato un netto miglioramento a partire dal gran premio di Monza: la Haas è andata a punti in 8 degli ultimi 9 weekend di gara; questa conclusione di stagione testimonia l'importante miglioramento fatto nel corso dell'anno.
Tutto sommato avrebbero meritato la sesta posizione nel costruttori.
La Racing Bulls ha iniziato la stagione come sesta forza ed ha concluso come ottava forza.
Nelle prime gare la scuderia di Faenza ha ottenuto dei buoni risultati, con Miami come punto più alto; dopo la pausa estiva è un po' calata: dai 34 punti nella prima parte di stagione ai soli 12 della seconda metà.
Una ottava posizione che tutto sommato rispecchia il 2024 targato RB.
Per la Williams si è trattato di una stagione deludente: nona forza da inizio a fine stagione.
L'unico momento in cui le prestazioni sono migliorate è stato dal gran premio di Monza a quello di Austin, in cui la scuderia britannica si è salvata dall'ultimo posto nel costruttori (si, avete letto bene); i troppi incidenti hanno impedito altri punti.
Una nona posizione in linea con l'annata del team.
La Sauber ha faticato in tutta la stagione.
La scuderia svizzera è stata più o meno nella mischia solo nelle prime gare, poi è crollata rispetto agli altri backmarker; nelle ultime due gare delle prestazioni più in linea, che hanno portato in Qatar gli unici punti del 2024 grazie a Zhou.
L'ultima posizione è decisamente meritata.
Infine, volevo provare a suddividere la situazione al vertice a mio parere in base alle varie fasi di campionato:
Da Bahrain a Cina (prime 5): 1. Red Bull, 2. Ferrari, 3. McLaren, 4. Mercedes/Aston Martin
Miami, Imola (gare 6, 7): 1. McLaren, 2. Red Bull, 3. Ferrari, 4. Mercedes
Monaco (gara 8): 1. Ferrari, 2. McLaren, 3. Mercedes, 4. Red Bull
Da Canada a Belgio (gare 9 - 14): 1. McLaren, 2. Mercedes, 3. Red Bull, 4. Ferrari
Da Olanda a Singapore (gare 15 - 18): 1. McLaren, 2. Ferrari, 3. Red Bull, 4. Mercedes
Stati Uniti, Messico (gare 19 - 20): 1. Ferrari, 2. McLaren, 3. Red Bull, 4. Mercedes
Las Vegas (gara 22): 1. Mercedes, 2. Ferrari, 3. McLaren/Red Bull
Brasile, Qatar (gare 21, 23): 1. McLaren, 2. Red Bull, 3. Ferrari/Mercedes
Abu Dhabi (gara 24): 1. McLaren, 2. Ferrari, 3. Red Bull/Mercedes